Articoli

La sindrome della capanna: quando uscire di casa è difficile

By 24 Febbraio 2021 No Comments
La sindrome della capanna nella pandemia Covid 19

Siamo nei primi anni ‘20. Dopo un periodo di prolungato isolamento, molte persone si confrontano con la difficoltà di uscire nel mondo esterno e recuperare una vita sociale. Stiamo parlando dei cercatori d’oro del secolo scorso, che dopo aver trovato rifugio al caldo durante i lunghi mesi dell’inverno, erano assaliti dalla paura di tornare alla vita di prima. A cento anni di distanza, le somiglianze con l’attuale pandemia sono impressionanti. 

Alcuni studiosi hanno coniato il termine “sindrome della capanna” (in inglese, cabin fever) per descrivere l’insieme di comportamenti legati alla paura di uscire di casa, facendo riferimento proprio ai cercatori d’oro del Nord America: una capanna era tutto ciò che li separava dal mondo esterno, eppure, una volta allentata la morsa dell’inverno ed esaurita la febbre dell’oro, all’isolamento seguiva la paura di tornare alla civiltà, riprendere la routine e incontrare il prossimo.

Già nel maggio 2020, in pieno lockdown, la Società Italiana di Psichiatria stimava che circa un milione di persone stava sperimentando la sindrome della capanna. Più di recente, la questione delle conseguenze psicologiche della pandemia è stata approfondita da una ricerca condotta dal Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, in collaborazione con l’IRCCS Santa Lucia di Roma. I risultati della ricerca evidenziano che il lockdown sembra avere provocato un aumento di sintomi ansiosi e depressivi e un complessivo peggioramento del funzionamento cognitivo nella popolazione. Questi effetti rientrano nella cosiddetta “psico-pandemia”, che corrisponde a un incremento generalizzato di disagio psichico legato all’epidemia di Covid-19.

Resta il fatto che prima o poi bisognerà confrontarsi col ritorno alla (quasi) normalità, ma nel frattempo il rischio è di sottovalutare le conseguenze, poco evidenti ma insidiose, della pandemia sulla psiche. La sindrome della capanna tende a colpire le persone dopo un periodo di distanziamento sociale prolungato. L’aspetto cruciale sembra infatti non tanto la permanenza in luoghi chiusi e angusti, che comunque di per sé può influire negativamente sul benessere psicofisico, ma soprattutto la mancanza di contatti sociali stretti. La sindrome della capanna presenta alcuni sintomi caratteristici come irritabilità, agitazione, irrequietezza, ansia, problemi di concentrazione, apatia, tristezza e disturbi del sonno e dell’alimentazione. 

Tutti confidiamo nel fatto di poter riprendere quanto prima la nostra vita sociale. Nel frattempo, nel rispetto delle restrizioni imposte dalla situazione pandemica, si può fronteggiare la sindrome della capanna con alcune indicazioni di buon senso. Si consiglia di mantenere una sana routine, che include un’alimentazione equilibrata, un adeguato ritmo sonno-veglia e un’attività fisica regolare, specialmente all’aperto. Può infatti essere di aiuto riprendere contatto con la natura, per regolare i ritmi biologici con la luce solare. Anche organizzare la propria giornata e costruire alcune piccole abitudini è un buon suggerimento. Dal punto di vista della vita emotiva e affettiva, è importante ascoltare i propri bisogni: rimanere in contatto con gli altri è vitale, ma lo è anche riuscire a stare bene da soli. A volte, piuttosto che ostinarsi a cercare la compagnia degli altri se non si ha voglia, è meglio stare in compagnia di se stessi. Infine, se si prova un disagio particolarmente intenso che ostacola la propria vita quotidiana, è opportuno chiedere aiuto a un professionista della salute mentale.

Uscire dalla capanna può essere difficile, ma passo dopo passo si può riprendere confidenza con la vita.

Per approfondire:

Estacio, R.D., Lumibao, D.D., Reyes, E.A.S., Avila, M.O. (2020). Gender Difference in Self-reported Symptoms of Cabin Fever among Quezon City University Students during the Covid19 Pandemic. International Journal of Scientific and Research Publications, 10(09).

Fiorenzato, E., Zabberoni, S., Costa, A., Cona, G. (2021). Cognitive and mental health changes and their vulnerability factors related to COVID-19 lockdown in Italy. PLoS ONE, 16(1): e0246204.

Fritscher, L. (2020). Cabin Fever Symptoms and Coping Skills. https://www.verywellmind.com/cabin-fever-fear-of-isolation-2671734.

Hartwell-Walker, M. (2020). Coping with Cabin Fever. https://psychcentral.com/lib/coping-with-cabin-fever.

Young, K. (2020). Combating Cabin Fever. https://www.cbs19news.com/story/42027959/combating-cabin-fever.

Dott. Paolo Oliva

Author Dott. Paolo Oliva

More posts by Dott. Paolo Oliva